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Bluff e Poker Face: Cosa Sono e Come Riconoscerli

Il poker è uno dei giochi da casinò migliori per diverse ragioni. La prima è che si tratta forse dell’unico gioco di carte in cui si può vincere anche senza avere il punto migliore. Tutto questo è possibile grazie al bluff, un’azione fondamentale nel poker e di cui parleremo dettagliatamente nel corso di questo articolo. Vediamo innanzitutto come funziona, perché è il caso di imparare a utilizzarlo nel modo migliore, quali sono i rischi e a cosa serve in questo caso la poker face.

Insomma, siamo convinti che una volta giunti alla fine di questa analisi, il bluff non avrà più alcun segreto. Dovete sapere, poi, che analizzeremo il bluff da due punti di vista. Il primo è dal vostro, quindi come mettere in pratica il bluff senza farvi scoprire. Il secondo, invece, è scoprire il bluff dei vostri avversari.

Ovviamente, sia in un caso che nell’altro non potremo mai garantire l’effettiva riuscita. Questo perché dipende da una lunga serie di variabili, tra cui anche la bravura del vostro avversario. Ma di tutto ciò ne parleremo ampiamente nei prossimi paragrafi.

Il Bluff: Cos’è?

Prima di tutto, bisogna capire che il bluff è un’azione e non una regola. Lo scopo è far credere agli avversari di avere un punto alto quando, invece, in mano non avete granché. Se riesce, significa che l’avversario, pensando di avere un punto troppo basso per battervi, lascerà la partita e vi consegnerà la vittoria.

Il bluff può essere utilizzato in gran parte dei poker, con la versione classica, l’Omaha e la Texana. Naturalmente, non è disponibile nei video poker e in tutti i dispositivi in modalità software dedicati all’RNG. Per questi ci sono altre strategie per aumentare le chance di vittoria.

Il problema del bluff è che si corrono dei rischi in quanto gli avversari potrebbero capire cosa state facendo dai vostri tells o dalla poker face. Nel primo caso ci riferiamo a movimenti, spesso inconsapevoli e involontari, del nostro corpo quando abbiamo paura o crediamo di avere un punto forte. Magri sorridiamo leggermente, ci grattiamo il naso, iniziamo a parlare troppo e così via.

Ai tells, poi, è collegata al poker face. In poche parole, è l’espressione facciale che dovremmo avere quando giochiamo a poker. Assolutamente inespressiva, senza sorrisi, sbuffi vari o altri movimento che potrebbero far intuire il nostro piano. Proprio per questo motivo, i giocatori che vediamo ai grandi tornei indossano cappellini, cuffie e occhiali da sole. Lo fanno semplicemente per distrarsi e isolarsi dal gioco. Leggono le loro carte e iniziano una valutazione personale senza far trasparire alcuna emozione.

Come Bluffare?

Il bluff in pratica è far intuire ai giocatori che si ha un punto forte in mano. Di conseguenza, almeno teoricamente, bisogna puntare con decisione, cifre sempre crescenti e credendoci in prima persona. In caso contrario, i migliori giocatori seduti al tavolo non avranno problemi a intuire il vostro tentativo e verranno sempre a vedervi.

Attenzione perché la differenza tra tentare di fare un bluff e riuscire a fare un bluff è minima, ma allo stesso tempo essenziale. Bisogna avere l’idea di bluffare già all’inizio della partita. Ovviamente, bisogna valutare i primi di giri di puntate così da capire se effettivamente vale la pena rischiare.

Il primo consiglio che possiamo darvi, infatti, è di fare bluff solo quando ci sono pochi giocatori che prendono parte al giro. Sarebbe davvero rischioso, infatti, tentare un bluff quando ci sono ancora quattro o cinque giocatori in partita. Almeno uno di loro potrebbe avere un punto interessante e, quindi, anche credendo al fatto che abbiate un punto importante, ritiene di averne uno superiore al vostro e viene a vedervi.

I rischi legati al bluff, infatti, sono due. Il primo è quello appena visto, ovvero che un giocatore vi crede, ma ha comunque un punto alto e non vi teme.

Il secondo pericolo è che i vostri avversari non credono a ciò che dimostrate. Sanno che state tentando un bluff e, anche con un punto minimo, vi vengono a vedere. Questa è sicuramente la situazione peggiore. In questo caso vuol dire che la vostra poker face o l’atteggiamento al tavolo non sono stati i migliori in assoluto.

Riconoscerne uno

Un elemento essenziale che dovrebbero avere tutti i giocatori di poker è anche il saper riconoscere un bluff. Naturalmente, non è sempre semplice perché il vostro avversario potrebbe essere bravo e avere una poker face perfetta.

A ogni modo, valutate con attenzione tutti i movimenti del corpo, qualche espressione e studiate gli avversari. Per riuscire a capire un bluff o vi affidate all’istinto, oppure osservate con attenzione i giocatori in ogni momento. Solo così riuscirete a capire se c’è qualcosa di diverso e quello significa che è il momento del bluff.

Bluff al Contrario

Ai giocatori più esperti, poi, sarà sicuramente capitato di fare un bluff al contrario. In pratica, si ha un punto importante in mano ma si vuole far credere ai propri avversari di averne uno basso, o magari un progetto di scala o colore non chiuso.

Bisogna puntare con incertezza, oppure fare solo check, e far sì che la vostra poker face lasci trasparire titubanza e paura. I vostri avversari, almeno secondo le previsioni, verranno a vedere o meglio ancora per voi, rilanciano. Al momento dello showdown, poi, sarete liberi di mostrare il vostro punto e far capire agli avversari che siete dei giocatori imprevedibili.

Il rischio maggiore nel caso di un bluff al contrario e che nessuno venga comunque a vedervi, facendovi sprecare un punto alto per un piatto dal valore irrilevante.

Conclusione

Il nostro articolo sul bluff e sulla poker face è terminato. A questo punto dovreste avere tutte le conoscenze più importanti per capire come funziona il bluff e se, soprattutto, siete in grado di metterlo in pratica. Non è detto, infatti, che tutti debbano saper bluffare.

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