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Calcio Femminile Italiano: Storia e Competizioni

Calcio Femminile

Il calcio femminile in Italia si sta pian piano espandendo e sempre più persone mostrano interesse per i campionati e le competizioni europee. D’altro canto, però, c’è da dire che il movimento è ancora molto indietro rispetto ad altri paesi e lo evidenziano i risultati non ancora entusiasmanti nei Campionati del Mondo. Nel corso di questo articolo, comunque, vedremo nel dettaglio i progressi del calcio femminile italiano, la storia, i successi ottenuti e tutto ciò che bisogna conoscere.

Alla fine, quindi, conoscerai tutto su questo argomento e potrete utilizzare queste info anche per le scommesse sportive. Bisogna sapere, infatti, che anche sulle principali gare e competizioni femminili si può puntare ed  è per questo che vale la pena saperne sempre qualcosa in più. Iniziamo subito il nostro percorso alla scoperta del calcio femminile italiano.

Storia della Serie A

Uno dei punti più importanti da trattare per capire il valore del movimento, è saperne di più sul massimo campionato italiano, quindi la Serie A.

Naturalmente, però, bisogna fare qualche passo indietro per capire la storia. Le prime squadre femminile si annoverano già negli anni ’30 del Novecento. Nel 1950, poi, a Napoli nasce la prima Associazione Italiana Calcio femminile, sciolta nove anni dopo. Anche a Milano, grazie al sostegno del presidente dell’Internazionale, e cioè Angelo Moratti, nascono alcune squadre di calcio femminile, fondate da Valeria Rocchi.

In realtà, però, la prima lega ufficiale nasce nel 1968 e parliamo della Federazione Italiana calcio femminile presieduta da Mazzoni. Il primo campionato prevedeva due gironi ed ognuno era composto da cinque squadre. La finale si svolge a Pisa tra la Roma e il Genoa, e sono queste ultime ad avere la meglio assicurandosi la vittoria del primo campionato italiano femminile.

E in merito a questo dobbiamo giungere ad un dettaglio molto curioso. Anche il primo campionato maschile è stato vinto dal Genoa, così come il secondo e il terzo. Parliamo, però, del 1898, 1899 e 1900. Quindi, circa 70 anni prima della prima edizione dedicata al mondo femminile.

Gli Anni 2000 e il passaggio alla FIGC

A partire dal primo campionato, poi, non sono mancate le creazioni di altre federazioni e ognuna nel corso del tempo è riuscita ad imporsi rispetto all’altra. Questo, però, non ha fatto altro che indebolire il movimento visto che non c’è una lega unica ed ufficiale, e le energie e la passione di giocatrici e tifosi si disperdono. Anche per questo motivo, quindi, nel 1972 avviene la fusione tra le due leghe principali e nasce la federazione Femminile Italiana Unificata Autonoma Giuoco Calcio. In realtà, però, un gruppo di 15 squadre inizialmente si dissocia da questa federazione e ne crea una propria, salvo poi riunirsi, questa volta davvero, sotto un’unica lega e cioè la Federazione Italiana Gioco Calcio Femminile.

Da questo momento, quindi, c’è una Serie A, poi una seconda categoria. Nel 1983 nasce anche la Serie C grazie all’iscrizione di sempre più squadre e alle compagini giovanili.

Nel 1986 i campionati femminili vengono inseriti nella Lega Nazionale Dilettanti. Una delle svolte più importanti, però, arriva nel 2018 quando i primi due campionati, ovvero la Serie A e la Serie B, passano sotto l’egida della FIGC, nonostante la ferma opposizione della Lega Dilettanti.

Serie A e Serie B

Attualmente, il massimo campionato nazionale è composto da dieci squadre (in precedenza erano 12) e si decide la vincitrice dello scudetto. Si giocano due gironi, uno di andata e uno di ritorno e le prime cinque classificate, poi, si affrontano in una nuova fase per decretare la vincitrice del campionato. Le ultime cinque, invece, si affrontano a loro volta per evitare la retrocessione in serie B. L’ultima viene subito retrocessa, mentre la penultima si deve giocare la permanenza con la seconda classificata in Serie B.

Nella seconda categoria del campionato italiano di calcio femminile, invece, vi partecipano attualmente 16 squadre. Si svolgono due gironi, uno di andata ed uno di ritorno. Al termine della competizione, la prima classificata accede direttamente in Serie A. La seconda, invece, gioca un play-off con la nona classificata della serie A. In serie C, invece retrocedono direttamente le ultime tre.

Nazionale Italiana Femminile

Purtroppo, almeno per il momento, la nazionale italiana non è di certo tra le top al mondo. Nel ranking mondiale, infatti, è solo 17esima. E non si contano neanche vittorie nei Mondiali o agli Europei. Inoltre, non è riuscita mai a qualificarsi ai Giochi Olimpici, in cui il calcio femminile è presente dal 1996, e cioè dall’edizione di Atlanta. 

Per quanto riguarda gli Europei, però, dobbiamo sottolineare che per ben due volte la nazionale è andata molto vicina alla vittoria, sfiorandola nel 1993 (edizione giocata in casa) e quella del 1997 (in Norvegia e Svezia). In entrambe le occasioni, infatti, fu sconfitta in Finale, prima dalla Norvegia e poi dalla Germania.

Gli anni ’90 sono stati di certo i migliori per la nazionale che poteva contare su talenti assoluti come Carolina Morace.

Conclusione

Nel corso di questo articolo abbiamo cercato di conoscere di più sul calcio femminile in Italia, soffermandoci sulla storia, scoprendo i campionati e così via. Abbiamo anche visto i principali risultati della Nazionale e ora abbiamo di certo maggiori info per decidere se puntare oppure no.

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