NetBet Blog

Doping nello Sport

Il mondo dello sport è probabilmente uno dei più belli al mondo. Ci sono principi e concetti come l’amicizia, la sportività, la lealtà, il sano agonismo e tanti altri ancora che lo rendono davvero affascinante. Nello stesso tempo, ci sono anche aspetti negativi che infangano tutto il settore, seppur per fortuna, stiamo parlando di pochissimi casi, molto noti anche al mondo delle scommesse sportive che spesso è vittima di questi episodi come avviene nel totonero. Un’altra piaga è il doping nello sport, ovvero la pratica di utilizzare sostanze dopanti. 

In pratica, si tratta di medicinali o integratori che alterano in positivo la prestazione, dando incredibili benefici a chi li utilizza, che però sono momentanei oltre che estremamente pericolosi per il corpo umano. Ed ecco perché sono vietati. 

In questo articolo, quindi, vedremo quali sono stati i principali cinque casi di doping nello sport, e ci riferiremo a tutte le discipline. 

Doping nello Sport: i Cinque casi Eclatanti

Nei successivi paragrafi parleremo dei cinque casi di doping nello sport più importanti che sono rimasti nella storia. In realtà, però, vogliamo parlarvi di un sesto caso, ovvero quello che ha riguardato il maratoneta Thomas Hicks. 

Lo inseriamo qui visto che in realtà non sia mai stato squalificato per doping. Hicks, infatti, è ancora l’attuale possessore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Saint Louis nel 1904. Questo, nonostante, il suo allenatore durante la gara gli abbia somministrato diverse dosi di stricnina, ovvero una sostanza altamente tossica ed eccitante, utilizzata dal coach per dare alla carica ad Hicks quando si sentiva in procinto di abbandonare la gara a causa della stanchezza. 

Come detto, però, non si tratta di doping, che in realtà nel 1904 neanche esisteva come pratica riconosciuta e, soprattutto, punita. 

Il Caso Numero Zero

In questo paragrafo parleremo del caso numero Zero. Si tratta del caso che ha aperto tutto il dibattito sul doping e che ha dato inizio al percorso di lotta a questa pratica, oltre alle squalifica. 

Parliamo dello sfortunato atleta danese Knud Enemark Jensen. Questi, infatti, perde la vita durante la gara dei 100 km a squadra di ciclismo alle Olimpiadi di Roma del 1960, in seguito ad una tremenda caduta. In realtà, si scoprì che il malore era stato procurato da una sostanza dopante che aveva assunto poco prima della gara. 

A questo punto, quindi, il Comitato olimpico inizia a prestare attenzione a questo pericoloso fenomeno e istituisce i primi regolamenti e gli elenchi di sostanze che sono ritenute dopanti e quindi non assumibili. E viene anche istituita una commissione medica che dovrà trattare i vari casi durante le Olimpiadi che si svolgeranno a Città del Messico nel 1968.

Il Primo Caso 

Ora che si inizia a parlare di doping nello sport e di sostanze dopanti, iniziano anche ad emergere gli atleti che ne fanno uso. Il primo ad essere squalificato a causa di queste pratiche assolutamente scorrette è l’atleta svedese Hans LilJenwall, che alle Olimpiadi del 1968 è impegnato nella gara di pentathlon di cui risulta vincitore. Durante un controllo, infatti, viene riscontrata una eccessiva presenza di alcool nel corpo. La sua giustificazione è di aver bevuto alcune birre prima della gara per superare la pressione, ma questa scusa non fu accettata dalla commissione medica. LilJenwall, quindi, fu squalificato e costretto a restituire la medaglia. 

Ben Johnson

Nonostante non siamo ancora nel periodo delle scommesse online e di internet, questo caso fece il giro del mondo in pochissimo tempo. Ben Johnson, infatti, era uno dei corridori più forti al mondo e alle Olimpiadi di Seul del 1988. Giamaicano di nascita, ma naturalizzato canadese, Johnson riuscì a segnare il record del mondo con un tempo allora stratosferico di 9 secondi e 67 centesimi, che gli procurò ovviamente la medaglia d’oro. 

Poco dopo la gara, però, fu sottoposto ad un controllo delle urine e dal risultato emerse che aveva assunto sostanze dopanti, evento poi confermato dallo stesso atleta. Ovviamente fu squalificato e il suo record del mondo fu cancellato. 

Diego Armando Maradona

Tra i casi di doping nello sport, questo è sicuramente la principale nel calcio, visto che parliamo di uno di quei giocatori sempre ai primi posti delle offerte scommesse: Diego Armando Maradona. Quando c’era lui in campo, la sua squadra di club e l’Argentina, infatti, partivano sempre come favoriti. 

Per Maradona, da tutti ritenuto tra i migliori, se non il miglior giocatore in assoluto, però, ci sono stati periodi sicuramente bui. Il primo fu a marzo del 1991, quando in seguito ad un controllo antidoping dopo la gara Napoli-Bari, Maradona risultò positivo alla cocaina, stupefacente di cui l’argentino faceva uso. Fu squalificato per un anno e mezzo. 

Ai Mondiali del 1994 Maradona torna in campo, ma viene nuovamente squalificato per un controllo antidoping. Questa volta viene trovato positivo all’efedrina, una sostanza stimolante. La FIFA dopo la positività lo espulse dal torneo. 

Lance Armstrong

Quanto avvenuto con il famosissimo ciclista Lance Armstrong rientra sicuramente tra i casi di doping nello sport più rilevanti della storia. L’atleta americano, infatti, dopo aver superato una terribile malattia era riuscito a vincere ben sette Tour de France e conquistare un bronzo olimpico. Risultati straordinari che ne facevano un esempio per tutte le persone e dagli appassionati di live betting

Quando poi emerse da media, ex compagni di squadra e dottori fu sconvolgente. Il ciclista aveva fatto un uso sistematico di diverse sostanze stupefacenti, tra cui eritropoietina, testosterone e corticosteroidi durante tutta la sua carriera. Armstrong, ha ricevuto la squalifica per il resto della vita e la cancellazione di ogni traguardo raggiunto. Il ciclista decise di non difendersi in sede di giustizia sportiva accettando la squalifica. 

Conclusione

Siamo giunti al termine di questo articolo di approfondimento sui casi di doping nello sport. Abbiamo visto che è una pratica che come visto è estremamente pericolosa per la salute degli atleti, ma che purtroppo sembra essere ancora frequente. Se volete continuare a leggere notizie che riguardano il mondo dello sport, del betting o dei giochi da casinò, allora seguite il nostro blog aggiornato. 

Exit mobile version