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Chi è Emma Raducanu?

Emma Raducanu è la nuova stella del tennis mondiale e nel corso di questo articolo andremo alla sua scoperta. Cercheremo di saperne di più su questa giovane atleta, già amata dagli appassionati di scommesse tennis

L’atleta nasce nel novembre del 2002 a Toronto, in Canada, da madre cinese e padre rumeno. In realtà, però, dopo due anni di vita si trasferisce insieme ai genitori in Inghilterra, precisamente a Londra, città dove cresce e si forma come tennista. La sua carriera è subito esaltante, visto che dopo pochissime apparizioni riesce a vincere un torneo importante. Ma proseguiamo con ordine e vediamo tutto nel dettaglio. 

Emma Raducanu: la Carriera da Pro

La stella inglese è riuscita a sorprendere tutti sin dall’inizio della sua carriera da professionista ottenendo già i primi record. Basta considerare che il suo primo torneo importante da professionista, ovvero l’Open di Nottingham 2021 svoltosi a Giugno, è arrivato grazie ad una wild card degli organizzatori. In quel caso, però, viene eliminata da Harriet Dart in due set. 

Solo qualche settimana dopo, però, arriva anche la prima partecipazione ad un torneo del Grande Slam, e per l’esattezza Wimbledon. E a Londra, Raducanu inizia ad impressionare tutti arrivando fino agli Ottavi di Finale. In realtà è costretta al ritrito con la croata Ajla Tomljanović, ma c’è da dire che comunque Raducanu aveva già perso nettamente un set e stava perdendo anche il secondo. Questo risultato, comunque, le consente di infrangere un nuovo record, divenendo, infatti, la più giovane tennista britannica ad aver raggiunto gli Ottavi di Wimbledon e parliamo di uno dei tornei più importanti al mondo anche per numero di scommesse

Nel Torneo di San Josè che si svolge negli USA, viene esclusa molto preso dal tabellone. Nella competizione successiva, il WTA 125 di Chicago, arriva fino alla finale, dove però perde con la danese Clara Tauson. 

Fino a questo punto, quindi, tutti gli esperti e gli addetti ai lavori si rendono conto che ci si trova dinanzi ad una potenziale campionessa. Una giovane di soli 19 anni che nella sua prima stagione da professionista sta conquistando tutti con i suoi colpi e la tecnica. Naturalmente, però, c’è da considerare anche un altro fattore, ovvero che alternati ai buoni risultati ci sono anche delle esclusioni premature. 

Il Successo agli US Open di Emma Raducanu

Come detto, la carriera di Emma Raducanu stava sicuramente acquisendo una certa importanza come dimostra i primi risultati e l’apprezzamento ricevuto da migliaia di addetti ai lavori. Di certo, però, in pochi si sarebbero aspettati quello che è successo agli US Open di New York. Ripercorriamo insieme questo torneo. 

Le Qualificazioni

Raducanu, infatti, non partecipa immediatamente al tabellone finale, ma devi prima conquistarsi la qualificazione. E per farlo affronta e batte tre avversarie. La prima è Bibiane Schoofs che viene sconfitta in due set con il punteggio di 6-1 e 6-2. Nella seconda gara, invece, arriva la vittoria contro Mariam Bolkvadze, sempre in due set ma comunque con un po’ di difficoltà, visto che il secondo set finisce 7-5. Più semplice, invece, la gara contro la tennista nata in Egitto Mayar Sherif, sconfitta anche lei in due set. 

Il Tabellone Principale

Le prime tre gare di cui vi abbiamo parlato, quindi, erano solo quelle per accedere al tabellone principale. Al primo turno, Raducanu incontra la newyorkese Stefanie Vogele che viene sconfitta in due set. Sempre in due set, poi, arriva la vittoria contro Zhang Shuai. Ancora più facile la vittoria contro Sara Sorribes Tormo a cui lascia un solo game nel corso di tutta la gara. Di conseguenza, ecco l’approdo agli Ottavi di Finale, il secondo consecutivo in un torneo del Grande Slam e quindi già un primo ottimo risultato. 

Raducanu, però, non sembra per niente intenzionata ad interrompere questo trend positivo e quindi, agli Ottavi è pronta a dar battaglia contro Shelby Rogers che nel frattempo aveva appena battuto la prima al mondo Ashleigh Barty. Il risultato della gara è netto, con la britannica che batte in soli due set e cioè 6-2 e 6-1 l’americana. Per Raducanu, quindi, arriva la prima volta ai quarti di un torneo del Grande Slam. 

E a quarti c’è da affrontare Belinda Bencic, la svizzera è un avversario temibile visto che solo qualche mese prima si era conquistato il titolo olimpico a Tokyo. Il risultato, però, dà ancora una volta ragione a Raducanu che batte in due set l’avversaria. 

In semifinale è scontro tra giovanissime promesse visto la britannica incontra la diciassettenne Maria Sakkarì. Nuova vittoria per due set a zero e storico approdo in una finale dello slam. 

Nell’ultima partita del torneo c’è un nuovo scontro tra teenagers dato che si scontra con la canadese Leylah Annie Fernandez. Anche in questo caso, però, non c’è storia e Emma vince ancora in due set con il punteggio finale di 6-4 e 6-3. 

I Record

I record infranti da Emma Raducanu in questo torneo sono davvero tanti sia a livello internazionale che britannico. Tra i più importanti, ad esempio, troviamo il fatto che sia la prima atleta a vincere il torneo partendo dalla fase di qualificazione. Inoltre, è stata anche la prima britannica ad approdare in finale ed ovviamente a vincere un torneo dall’ultima vittoria di Virginia Wade nel 1968. Infine, ripercorrendo tutto il torneo, notiamo che non ha mai perso un set, e questo è un punto importante da considerare anche per gli appassionati di online betting

La Nuova Stella Del Tennis

Ovviamente, visto che parliamo di un’atleta giovanissima, bisogna mettere in conto anche che dopo tanto successo ci sono dei problemi legati allo stress che possono portare a delle prestazioni altalenanti. Gestire le attenzioni della stampa mondiale, ad esempio, è uno di quei casi. 

Raducanu, poi, ha avuto anche dei problemi con il coach e sembra ancora alla ricerca del nuovo. Non a caso, al torneo successivo degli Indian Wells ha perso praticamente al primo turno. Ma questo, come lei stessa ha affermato può anche essere un punto positivo visto che l’ha riporta con i piedi per terra e le ha fatto capire che deve pretendere meno dal suo corpo. 

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