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Quanti Gol Ha Fatto Haaland: il Record Incredibile

Che nel calcio moderno fosse arrivato una sorta di alieno se ne erano resi conto tutti, ma che potesse distruggere record su record con una facilità disarmante, erano in pochi ad aspettarselo. Parliamo, ovviamente di Erling Haaland, il norvegese in forza al Manchester City che ormai non ha più freni e che al suo primo anno con i Citizens, potrebbe conquistare anche uno storico Triplete.

Nel corso di questo articolo di approfondimento, però, vogliamo parlarvi di un dettaglio in particolare, ovvero quanti gol ha fatto Haaland fino alla sua prima stagione in Premier e quanti, invece, ha realizzato in Inghilterra.

Dovete sapere, infatti, che seppur al momento di questo articolo mancano un paio di giornate alla fine del campionato, il gigante norvegese ha già battuto un record storico che durava da decenni. Ma proseguiamo con ordine e analizziamo tutto nel dettaglio.

Storia di Haaland

Il campione nato a Leeds da genitori norvegesi (il padre era un calciatore in forza alla squadra inglese) inizia la sua carriera nelle giovanili del Bryne. Il club nel 2016 militava nella seconda divisione norvegese, salvo poi retrocedere alla fine dell’anno nonostante Haaland avesse iniziato a giocare qualche gara in prima squadra, senza però realizzare alcuna rete.

A febbraio del 2017 arriva il trasferimento al Molde 2 in cui realizza due reti in quattro partite. A partire dall’anno successivo entra in pianta stabile in prima squadra in cui inizia a mettere in mostra le sue qualità tecniche e, soprattutto, il suo fiuto per il gol.

Ad agosto nel 2018 viene acquistato dal Salisburgo, una delle più importanti squadre austriache. Il nome di Haaland, così, inizia a essere conosciuto anche a livello internazionale.

Nel settembre del 2019 sigla una tripletta in soli 45 minuti e al suo debutto in Champions League contro il Genk. Ha solo 19 anni, diventando il secondo giocatore per età a riuscirci dietro Wayne Rooney. 

Anche il Napoli scopre le qualità di Haaland visto che se lo ritrova contro nel girone di Champions e sigla una doppietta all’andata e una rete al ritorno. Nelle sei partite giocate nel primo girone di Champions della sua vita, realizza 8 reti e va in gol per cinque gare consecutive. 

Lascerà il Salisburgo dopo aver realizzato 28 marcature in sole ventidue gare.

Il Grande Calcio

Inutile dire che i grandi club europei hanno subito messo gli occhi sul talento e hanno fatto a gara per accaparrarselo. In realtà, dal punto di vista economico non ci è voluto neanche tanto, visto che aveva un clausola rescissoria che oggi possiamo definire irrisoria. Il Borussia Dortmund, infatti, lo ha pagato “solo” venti milioni di euro e bisogna dire che Haaland ha ricambiato alla grande. 

Il suo esordio, ad esempio, è da urlo. Subentra nella gara contro l’Augusta e in soli 23 minuti realizza tre reti. Nelle successive due gare, sempre da subentrato e quando mancavano circa 25 minuti, realizza due reti al Colonia e altrettante all’Union Berlino.

Al suo debutto con il Borussia in Champions arriva un’altra doppietta contro il Paris Saint Germain. E questo gli consente di battere un nuovo record, ovvero quello di giocatore più giovane di sempre a realizzare dieci reti nella massima competizione europea. Anche gli appassionati di scommesse calcio hanno capito che quando c’è in campo il norvegese, la rete è vicina.

Nell’anno e mezzo che gioca con i gialloneri realizzerà 16 reti in 18 gare, di cui molte in cui parte dalla panchina e 29 reti in trenta partite giocate l’anno successivo.

L’Approdo al City

Per la “modica” cifra di circa 100 milioni di euro, Haaland lascia il Dortmund per arrivare alla corte di Pep Guardiola al Manchester City. A questo punto, qualcuno si aspetta una leggera flessione nei numeri del calciatore. L’arrivo in un calcio molto competitivo, i nuovi schemi di Guardiola, nazione nuova, stadi nuovi, arbitri nuovi, sono tutti elementi che potrebbero creare, almeno all’inizio, dei problemi di assestamento al norvegese.

In effetti, se proprio vogliamo dire, il periodo di assestamento c’è stato, ma è durato una sola partita, ovvero la Community Shield persa dal City contro il Liverpool.

Poi Haaland si è messo in moto. Al suo esordio in Premier ha realizzato una doppietta. Nei due turni successivi non ha segnato, poi è arrivata la sua prima tripletta. La giornata dopo va in rete nuovamente tre volte contro il Bournemouth. In pratica, alla sesta giornata di campionato Haaland era già in doppia cifra.

Il Record Incredibile di Haaland

Haaland, come già anticipato all’inizio di questo articolo, ha già realizzato un record incredibile. Ovvero superare il numero massimo di marcature realizzate da un calciatore in Premier League. Prima di lui, infatti, il record apparteneva ad Andy Cole e Alain Shearer, rispettivamente nel 1994 e nel 1995. I due, infatti, avevano realizzato 34 reti ciascuno, ma militavano in Premier quando il campionato era composto da ventidue squadre. Quindi, si giocavano 42 turni. Il record di un giocatore nel campionato a 38 turni, invece, apparteneva a Momo Salah ed era di 32 marcature realizzate nel 2018. 

Haaland, invece, al suo esordio nel massimo campionato nazionale ha spazzato via tutti imponendosi come miglior marcatore di sempre in una sola stagione. Tra l’altro riuscendoci con diverse giornate di anticipo.

Una delle caratteristiche principali del norvegese, infatti, è di rendere tutto semplice. Seppur sia imponente dal punto di vista fisico, ha una velocità incredibile. Inoltre, è capace di prevedere prima di tutti dove finirà il pallone così da farsi trovare pronto. Nonostante la tecnica non sia di certo il suo punto forte è anche bravo nel mandare in rete i suoi compagni. Lo dimostrano i suoi 7 assist, oltre al grande lavoro che fa nel portarsi via agli avversari, lasciando spazio agli inserimenti dei compagni di squadra.

Conclusione

I nostri esperti di NetBet scommesse che ci informano con approfondimenti e curiosità, sono certi che dei record di Haaland ne parleremo ancora e presto. Al momento, infatti, non sembra esserci un bomber così decisivo in campo e, insieme e Mbappé, domineranno il calcio mondiale per una decina di anni.

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