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Le Più Belle Mascotte Olimpiadi Invernali

mascotte olimpiadi invernali

Le prossime Olimpiadi Invernali e le Paralimpiadi invernali sono ormai alle porte, visto che il loro inizio è previsto rispettivamente per i primi giorni di febbraio, tra l’altro poco dopo il Capodanno cinese, e cioè una delle festività più importanti in Cina. Il calendario degli eventi previsti nei Giochi Paralimpici, invece, inizierà a Marzo. Con l’arrivo dei giochi Olimpici, poi, ci sono anche le mascotte olimpiadi Invernali che diventano una parte integrante di tutta la festa che accompagna queste competizioni. 

In questo articolo andremo proprio alla scoperta delle due mascotte, come sono nate e quali sono i messaggi che si celano dietro di essi. Analizzeremo anche il nome e vedremo chi le ha create.  

Mascotte Olimpiadi Invernali

Le Olimpiadi Invernali e le Paralimpiadi, come detto, si terranno entrambe a Pechino poco dopo il Capodanno, e cioè a febbraio e a Marzo. Questi sono elementi da tenere in considerazione ora che scopriremo quali sono le mascotte Olimpiadi invernali, ovvero Bing Dwen Dwen e Shuey Rhon Rhon. La prima è quella disegnata per le Olimpiadi invernali, mentre la seconda è per le Paralimpiadi Invernali di marzo. 

Prima di passare a scoprirle entrambe nel dettaglio, però, vediamo come si è arrivati a questa scelta. 

La Selezione delle Mascotte Olimpiadi Invernali 

Il concorso per scegliere le due mascotte è stato lanciato precisamente l’8 agosto del 2018. Tutti i partecipanti avrebbero dovuto rappresentare la loro idea dei Giochi Olimpici invernali facendo in modo che si coniugassero diversi aspetti, tra cui la neve, elemento indispensabile per i giochi, ma anche la Cina e la sua cultura. 

In totale, agli esaminatori sono arrivati precisamente 5.816 disegni. La scrematura è stata davvero dura ed, infatti, alla seconda selezione si è giunti ad una rosa composta da solo dieci disegni. Tra questi, poi, si è giunti ai due finali che hanno conquistato i giudici. Parliamo, naturalmente, di Bing Dwen Dwen e Shuey Rhon Rhon. 

Entrambe le mascotte olimpiadi Invernali, poi, sono state presentate al mondo il 17 settembre 2019, oltre un anno dopo il lancio del concorso. 

Mascotte Olimpiadi Invernali

Bing Dwen Dwen

È un panda gigante, e già questo è un primo e chiarissimo riferimento alla Cina visto che parliamo di un animale definito “tesoro nazionale”. A creare il progetto è stato Cao Xue artista e docente all’Università di Guangzhou. 

Come potrete vedere, il panda indossa una tuta che sembra fatto di ghiaccio, dato che è la mascotte dei giochi invernali. Inoltre, lo aiuterà a scivolare sulla neve così da poter partecipare in prima persona ai Giochi anche se non lo troverete nelle live scommesse. Questa stessa tuta, però, in un certo senso sembra rassomigliare a quella di un astronauta e anche questo è un messaggio. È simbolo della tecnologia che avanza e dello sviluppo che giorno dopo giorno la Cina sta compiendo in questo settore. 

Sul palmo della mano sinistra, poi, c’è un cuore come a voler dare il più caloroso benvenuto agli atleti che prenderanno parte a questa edizione dei Giochi ma non solo. Grande affetto, infatti, è riposto anche nelle persone che parteciparono alla manifestazione da spettatori e tifosi. 

Il Nome

Anche il nome merita sicuramente grande attenzione. Bing Dwen Dwen, infatti, rievoca diversi messaggi. Innanzitutto dobbiamo dire che è un nome in cinese mandarino, la lingua ufficiale di Pechino. 

Bing è la traduzione di “ghiaccio” e non è un caso, naturalmente. Dwen Dwen, invece, significa robusto e vivace ed è utilizzato per i bambini. È un altro modo per portare un messaggio di gioia e serenità, le stesse emozioni che solo i bambini possono provare in maniera spensierata e disinteressata, soprattutto dopo un periodo così duro per tutti, Cina in primis. 

Shuey Rhon Rhon

È una versione antropomorfa, cioè realizzata come se fosse una persona, anzi un bambino per essere precisi, di una lanterna cinese. Inoltre, ci sono diversi ornamenti, in particolare quelli sul capo, della cultura Ruyi. La lanterna, poi, non è un simbolo scelto a caso, visto che oltre ad essere famoso in tutto il mondo per essere cinese, è anche solitamente accostata alle celebrazione di feste, in particolare il Capodanno. Indica, poi, anche prosperità, come una sorta di augurio a tutti gli atleti a poter raccogliere il più possibile dai loro sforzi. 

Il bagliore al centro intorno al simbolo delle Paralimpiadi cinesi indica, invece, l’amicizia, il calore e la perseveranza. Tutti valori fondamentali che gli atleti paraolimpici dimostrano giorno dopo giorno. 

Questa mascotte è stata creata dall’artista e designer Jiang Yufan, o quantomeno il suo disegno è quello originale. Poi, c’è stata un’ampia fase di studio ed analisi che ha portato alla versione originale. 

Il Nome

Anche in questo caso, poi, il nome ha sicuramente diversi significati e tutti abbastanza importanti. Shuey, infatti, significa “neve”. Rhon, invece, si riferisce ai verbi “includere” o “tollerare”. La parola perfetta visto che parliamo di Giochi paraolimpici invernali e dato che la tolleranza e l’inclusione dovrebbero essere due pilastri non solo di questa edizione dei Giochi Olimpici ma di tutte le manifestazioni sportive in generale. 

Conclusione

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