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I Migliori Marcatori NBA di Sempre

Il basket è sicuramente uno degli sport più spettacolari ed anche uno dei più seguiti al mondo. 

Il tempio della pallacanestro è rappresentato dalla NBA americana e il successo di questa lega è confermato sia dai milioni di tifosi sia dai giocatori, che scelgono le quote NBA per le loro puntate. 

In quest’articolo daremo uno sguardo alla classifica dei migliori marcatori NBA e ad alcune curiosità.

Dall’anno della sua nascita, il 1946, la National Basket Association ha visto centinaia di campioni solcare i parquet, di cui tantissimi capaci di segnare migliaia di punti nel corso della loro carriera. 

In questa guida ci soffermeremo in particolare sulla Top Seven dei cestisti che hanno siglato più di trentamila punti. 

Migliori Marcatori NBA: La Top Seven

7) Wilton Chamberlain

Al settimo posto di questa speciale classifica troviamo Wilton Norman Chamberlain, uno dei primi giocatori dell’NBA a superare i due metri di altezza (216 centimetri per lui).

Tra la fine degli anni ’50 e il 1973 (anno del suo ritiro) è riuscito a mettere a segno 31.419 punti in poco più di mille partite con una media stellare di 30,06 punti a partita. 

Ha giocato per i Philadelphia Warriors, i San Francisco Warriors, i Philadelphia 76ers e i Lakers, sua ultima squadra. 

Nel suo palmares ci sono due titoli, di cui uno conquistato con i Philadelphia 76ers e uno con i Lakers, ottenuti rispettivamente nel 1967 e nel 1972. 

Ha giocato 160 gare nei play-off con una media di 22,5 punti a partita e quasi 4000 punti totali.  

La curiosità su questo giocatore è che, nonostante i tantissimi punti realizzati, non era fortissimo nei tiri liberi, avendone sbagliati quasi cinquemila. 

dirk nowitzki

6) Dirk Nowitzki

Dirk Nowitzki è al sesto posto con 31.560 punti ottenuti in oltre 1500 gare. È l’unico non americano a trovarsi tra i primi posti di questa graduatoria. 

La sua carriera negli USA è legata indissolubilmente ai Dallas Mavericks, sua unica squadra d’oltreoceano con cui è riuscito ad ottenere l’anello nel 2011. Il cestista tedesco ha preso parte a ben 145 gare dei play-off con una media punti per partita di 25,3. 

Arriva in America nel 1998 come nona scelta al draft ed è ingaggiato dai Milwaukee Bucks, per i quali però non giocherà mai. Il team però non crede in lui e lo scambia subito con Robert Taylor e Pat Garrity, commettendo uno degli errori di mercato più gravi di tutta la storia della NBA. 

5) Micheal Jordan

Non poteva mancare in questa classifica Michael Jordan, e anzi sembra strano non trovarlo ai vertici. 

Dando uno sguardo ai dati, però, scopriamo che il giocatore più famoso del mondo ha sì collezionato oltre 32 mila punti, ma in poco più di mille partite. La sua media, pari ad oltre 30 punti per gara, è la più alta di sempre. 

Su questo giocatore, crediamo ci sia poco da dire. Ha conquistato ben sei titoli (tutti con i Chicago Bulls) e giocato quasi 180 partite nei Play-off con una media strabiliante di 34,4 punti a gara.

È conosciuto in tutto il mondo e il suo nome è legato per sempre alla NBA e al basket in generale.  Non a caso quando giocava “Air Jordan” gli appassionati di scommesse sportive non avevano dubbi su chi poteva essere il vincitore. 

kobe bryant

4) Kobe Bryant

L’idolo di milioni di sportivi è scomparso prematuramente nel gennaio 2020 in seguito ad un incidente con l’elicottero, insieme a sua figlia Gianni, che aveva solo tredici anni. 

Black Mamba (questo il suo soprannome) ha siglato, nel corso della sua lunga e vincente carriera, 33.643 punti in oltre 1300 sfide (media di quasi 25 punti a partita). 

I Los Angeles Lakers sono stati la sua casa e famiglia sportiva per venti anni e non ha mai cambiato casacca, ottenendo cinque vittorie finali. Ha giocato più di 200 partite nei Play-off. 

Nei suoi anni da giocatore ha collezionato una lunghissima serie di record e vittorie. Oltre a quelle con i Lakers ci sono, infatti, i successi con la nazionale con cui ha vinto due ori olimpici (Pechino 2008 e Londra 2012).  

Podio dei Migliori Marcatori NBA

3) LeBron James

Sul gradino più basso del podio dei migliori marcatori NBA, anche se punta a migliorare la sua posizione poiché è l’unico ad essere ancora in attività, c’è LeBron James. 

L’ala piccola ha siglato oltre 34 mila punti in quasi 1300 partite. Ha vinto tre campionati NBA, di cui due con i Miami Heat (2012 e 2013) ed uno con i Cleaveland Cavaliers (2016). 

La sua tecnica e lo strapotere fisico si sono fatti notare anche nelle 250 gare di Play-off. Una totalità di oltre 7 mila punti, che lo hanno incoronato come il miglior marcatore della storia dei Play-off. 

C’è anche una nota particolarmente curiosa che dimostra il suo enorme valore in campo: LeBron è l’ala piccola che ha effettuato più assist nel corso di tutta la storia della NBA. Questo dimostra, quindi, che oltre ad essere uno straordinario marcatore, è anche un giocatore molto generoso in campo. 

Ecco perché quando in campo c’è The King, le quote delle scommesse live cambiano in favore della sua squadra. 

kareem abdul-jabbar

2) Karl Malone

Emblema degli Utah Jazz, lasciati solo l’ultimo anno di carriera per l’esperienza ai Lakers, Karl Malone è il secondo tra i migliori realizzatori NBA con poco meno di 37 mila punti. 

Tra il 1985 e il 2004 è sceso in campo quasi 1500 volte, conquistato una media di 25 punti a partita. 

Non ha mai conquistato un titolo finale, ma ha giocato circa 200 gare nei Play-off con una media di oltre 24 punti a partita. 

Si è comunque tolto delle soddisfazioni con la nazionale statunitense, vincendo due Olimpiadi (Barcellona ‘92 e Atene ’96). Soprannominato “Il Postino” per la sua costanza nelle gare, Malone detiene diversi record, tra cui quello di essere il miglior marcatore per una sola squadra. 

1) Kareem Abdul-Jabbar

Il primo in classifica tra i migliori marcatori NBA di sempre è Kareem Abdul-Jabbar che durante i suoi venti anni di carriera ha siglato 38.387 punti in oltre 1500 partite. 

Dal 1969 al 1989 ha giocato per sole due franchigie: i Milwaukee Bucks e i Los Angeles Lakers.  Ha vinto sei titoli NBA, di cui uno a Milwaukee e cinque nella “città degli angeli”. 

La sua maglia, la numero 33, è stata ritirata da entrambe le squadre e i Lakers gli hanno dedicato una statua allo stadio. 

È famoso per il suo “gancio cielo”, diventato un marchio di fabbrica. Si trattava, allora, di una tecnica innovativa che gli permetteva di tirare il pallone verso il canestro con una parabola prima ascendente e poi discendente, rendendo vano ogni tentativo di stoppata o difesa. 

Un’altra curiosità che lo riguarda è che durante le gare indossasse degli occhialini protettivi. Questi erano necessari per salvaguardare la salute dell’occhio sinistro. Nel corso di una gara subì, infatti, un piccolo infortunio alla retina e per evitare danni maggiori dovette sempre proteggersi. 

Uno dei suoi segreti fu lo yoga, grazie al quale riuscì a essere sempre al top della forma fisica, anche quando gli anni passavano.