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La storia della Champions League

Da sempre, le sfide internazionali di calcio erano eventi legati alle nazionali. Gli unici eventi “fuori-paese” per squadre di club erano le Coppa d’Europa Centrale, introdotta nel 1927, la Coppa Latina, a partire dal 1949, e la Coppa Grasshoppers del 1952. Tuttavia, tali competizioni riguardavano squadre facenti parte di un’area geografica parecchio contenuta.

Fu così che il quotidiano transalpino “Équipe” propose a FIFA e UEFA l’idea di un campionato tra i principali club d’Europa. A tal proposito nel 1955, il giornale si mosse privatamente organizzando una riunione di rappresentanti dei club europei. Fu solo nel 1954 che si cominciarono ad imbastire le basi di quella che sarebbe diventata la Champions League. In quell’anno infatti, sui giornali sportivi francesi, si aprì un acceso dibattito su chi fosse la squadra più forte del continente tra Real Madrid, Milan, gli ungheresi dell’Honvéd e gli inglesi del Wolverhampton, tutte in testa ai propri campionati nazionali.

A seguito della riunione, la FIFA impose alla UEFA l’organizzazione del nuovo torneo.

La prima edizione della Coppa dei Campioni d’Europa venne così alla luce. A quell’edizione presero parte sedici formazioni provenienti dalle principali federazioni calcistiche, eccetto quella inglese che non ritenne la nuova coppa alla loro altezza.

La partita di inaugurazione fu giocata il 4 settembre 1955 a Lisbona, fra lo Sporting Lisbona e il Partizan Belgrado. A quel tempo, le squadre partecipanti erano scelte a piacimento direttamente dalle rispettive federazioni, a patto che la squadra avesse vinto almeno una volta il campionato nazionale.

La coppa prevedeva inizialmente la partecipazione di sedici squadre che si sarebbero sfidate tra partite di andata e ritorno, ecceto per lo scontro diretto della finale, in un torneo ad eliminazione diretta.

La prima coppa fu vinta dagli spagnoli del Real Madrid a Parigi contro il Reims.

Il successo della prima edizione portò cinque nuove nazioni a prendere parte alla competizione. Inoltre, venne imposto l’accesso alla coppa solo alle squadre campioni dei propri campionati, non più a scelta della federazione.

IL REAL MADRID – DAL 56’ AL 60’

La squadra spagnola detiene tutt’ora il record assoluto di vittorie in Champions Leaue(12), oltre al record di titoli consecutivi, conquistando il trofeo per cinque volte di fila tra il 1956 e il 1960. Il Real Madrid di Alfredo Di Stefano ottenne la sua prima vittoria battendo in finale per 4-3 lo Stade de Reims davanti a 40.000 spettatori francesi. Negli anni a venire, gli spagnoli sconfissero la Fiorentina nel 57’, il Milan nel 58’, di nuovo lo Stade de Reims nel 59’, e annientarono per 7-3 l’Eintracht di Francoforte nel 60’, con una tripletta di Di Stefano e quattro goal di Puskas.

Fu solo nel 61’ che i campioni assoluti della coppa cedettero la corona al Benifica, che vinse in finale contro il Barcellona per 3-2. Quell’anno, la squdra di Di Stefano venne eliminata dallo stesso Barcellona agli ottavi di finale, con un punteggio complessivo di 4-3.

Il Real Madrid vincerà la Coppa dei Campioni in altre 7 occasioni successive a queste, precisamente nel 1966, 1998, 2000, 2002, 2014, 2016 e 2017.

LE ITALIANE DEL DOPO REAL – DAL 63’ AL 69’

Il 61’ e 62’ furono gli anni del Benfica, unica squadra portoghese insieme al Porto a vincere la Champions League. Nel 63’ la coppa da spazio a nuove nazioni, portando a 30 il numero di squadre partecipanti.

Quello sarà l’anno del Milan. La squadra di Nero Rocco riuscì a conquistare la coppa del 63’ sconfiggendo il Benfica in finale grazie ad un’incredibile rimonta che portò il Milan sotto di 1-0 nel primo tempo a rimontare per 2-1 ed aggiudicarsi il titolo, strappandolo dalle mani dei campioni in carica.

Nel 1964 e 65’, fu lo squadrone interista di Facchetti e Herrera ad assicurarsi la vittoria finale in Champions League. Il primo anno, la compagine di Milano riuscì a battere in finale il grande Real di Jose Santamaria e Di Stefano, chiudendo la partita sul risultato di 3-1.

L’anno successivo, l’Inter fu ancora protagonista portandosi a casa il titolo contro il Benfica, per l’ennesima volta sconfitto in finale.

L’inter non alzerà la coppa al cielo per i successivi 45 anni, fino all’arrivo dello Special One Jose Mourino, che la porterà a vincere il triplette.

Il dominio delle squadre italiane verrà rovinato dalla vittoria in Champions League del Celtic nel 68’, per poi tornare in mano al Milan nel 69’ dopo uno schiacciante 4-1 rifilato all’Ajax di Rinus Michels.

Il Milan, con le sue sette vittorie in Champions League, figura come la seconda squadra più titolata in Europa. L’ultimo titolo conquistato risale al 2007, nella finale contro la Juventus.

LE TRIPLETTE DI OLANDA E GERMANIA

Gli anni che vanno dal 70’ al 73’ furono segnati da quattro vittorie consecutive da parte di due squadre olandesi. Il primo anno fu il Feanord a portare a casa il titolo, vincendo in finale contro il Celtic per 2-1.

I veri protogonisti di quegli anni però furono i giocatori dell’Ajax, vincendo il trofeo nei tre anni successivi. Il successo della squadra olandese è dovuto essenzialmente a due fattori: la disciplina tattica imposta del Mister Rinus Michelis e la classe di Johan Cruijff. L’Ajax infatti fu la prima squadra a introdurre lo concezione tattica del “calcio totale”, una nuova filosofia di gioco che prevedeva la partecipazione di tutti i giocatori in qualsiasi azione, in qualsiasi parte del campo.

Il dominio olandese venne sconsacrato solo nel 74’, grazie al Bayer Monaco di Beckenbauer. L’imbattibilità del Bayer durò fino 76’, aggiudicandosi le finali contro Atletico Madrid, Leeds United e gli scozzesi del Saint Etienne.

IL DOMINIO INGLESE

Gli anni d’oro dell’inghilterra internazionale vanno dal 77’ al 84’. Protagoniste Liverpool, Nottingham Forest e Aston Villa.

Infatti quegli anni, fatta eccezione per la vittoria della Champions League da parte dell’Amburgo nel 1983, videro il trionfo assoluto delle tre squadre inglesi, che raccolsero sei vittorie consecutive ed un totale di sette vittorie in otto anni.

Il titolo cadde nelle mani del Liverpool per quattro volte (77’, 78’, 81’, 84’), battendo in finale Borussia, Bruges, Real Madrid e Roma. Il Nottingham invece si aggiudicò la coppa per due anni di fila, nel 79’ e 80’. A colmare il gap ci pensò l’Aston Villa, con la vittoria in finale contro il Bayer Monaco del 82’.

CONCLUSIONE

Le quattro vittorie del Liverpool, furono l’ultimo caso di dominio assoluto di una squadra in Champiosn League. Dal 1985 in poi infatti, non risultano altri casi di vittorie consecutive della competizione, tolto quello del Real Madrid dell’ultima edizione. Inoltre, l’85’ fu un anno importante per la Juventus, quando la vecchia signora si aggiudicò il suo primo titolo europeo. Dovremo aspettare altri sette anni prima che l’impresa riesca anche al Barcellona, vincendo in finale contro la Sampdoria nel 1992.

Scritto da Andrea Gorio

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