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Storia e Vita di Gianluca Vialli tra Gol e Successi

Vialli

Il 2023 si è concluso con una tristissima notizia per gli appassionati di calcio e sport in generale, ovvero la scomparsa di Gianluca Vialli. L’ex calciatore e tecnico italiano ha fatto un pezzo di storia del calcio italiano e non solo. E in questo articolo vogliamo ricordare tutti i suoi successi, i record e le curiosità che lo hanno contraddistinto.

Ovviamente in questi speciali calcio non approfondire ogni singolo dettaglio della sua carriera, anche perché sarebbe inutile. Tenteremo, invece, di ripercorrere la carriera di Vialli ricordando i momenti più importanti di un uomo rimasto sulla scena per oltre trent’anni, sia come giocatore che come allenatore.

Storia e Primi Calci di Vialli

Iniziamo a dire che Vialli è nato a Cremona nel luglio del 1964. Ed è proprio nel club della sua città che inizia a mettersi in luce nel calcio professionistico. A sedici anni, infatti, la Cremonese lo lancia in Serie C dove colleziona un paio di presenze. L’anno dopo, grazie anche alla promozione del club in Serie B, esordisce nella seconda più importante categoria italiana.

Nei successivi quattro anni riesce a dimostrarsi a livello nazionale segnando 23 reti in 105 presenze. E nel 1984 è protagonista con dieci marcature della storica promozione del club in Serie A. In realtà, però, in Serie A non giocherà mai con la Cremonese visto che nl corso di quest’estate viene ceduto alla Sampdoria e il destino ha voluto che il suo esordio nel massimo campionato nazionale fosse proprio contro la sua ex squadra.

I Trionfi alla Sampdoria

Con la Samp l’inizio è altalenante e la prima rete arriva tre mesi dopo l’esordio con l’Avellino. Il finale di stagione, però, è in crescendo. Infatti, vincerà anche la Coppa Italia segnando in finale contro il Milan.

In realtà, c’è da dire che le prime due stagioni con la Samp lo vedono alternarsi di continuo tra la fascia e il ruolo di centravanti. E questo di sicuro non gli giova particolarmente. La vera svolta, però, arriva nel 1986 quando sulla panchina dei blucerchiati si siede un totem del calcio italiano, ovvero Boskov.

Il tecnico, infatti, risolve tutti i dubbi e piazza Vialli al centro dell’attacco facendolo giocare in coppia con un altro talento del calcio italiano, Roberto Mancini. I due, poi denominati “Gemelli del Gol” per quel feeling che si era istaurato, trascinano la Sampdoria a vincere altre due Coppe Italia. Ma queste, non saranno le uniche gioie che portano i due ai tifosi della Sampdoria.

Nel 1989-1990, infatti, Vialli trascinerà la Sampdoria alla storica vittoria della Coppe delle Coppe, realizzando in totale sette reti, di cui in finale contro gli svedesi del Göteborg.

Lo Scudetto

Ovviamente, sia per Vialli, così come per Mancini e tanti altri giocatori della Sampdoria, non mancavano le offerte per raggiungere club più importanti e blasonati. In particolare, sembra che il Milan presieduto da Berlusconi ed allenato da Sacchi stravedessero per Vialli e volessero a tutti i costi portarlo in rossonero.

I senatori della Sampdoria, però, si sedettero intorno ad un tavolo e presero una decisione importante. Ovvero non lasciare la Sampdoria fino a quando non avrebbero portato a Genova lo scudetto. E parliamo del primo scudetto per la squadra blucerchiata quindi, si tratta non solo di un traguardo storico, ma assolutamente irripetibile.

E i tifosi non dovettero aspettare molto. Nella stagione 1990-1991, infatti, la Sampdoria riesce a vincere il campionato imponendosi sul Milan e l’Inter. Alla fine della stagione Vialli metterà a segno 17 reti che lo faranno trionfare anche come capocannoniere.

L’anno successivo, poi, arriva anche la finale di Champions con il Barcellona, che però, vedrà la Samp uscire sconfitta.

Il Passaggio alla Juventus

Nel 1992 Vialli viene ceduto alla Juve in cui diventa un punto di riferimento assoluto andando a formare con Roberto Baggio e Fabrizio Ravanelli prima, e Alessandro Del Piero poi, un attacco incredibile. Alla Juventus resterà quattro anni vincendo un altro scudetto e una Coppa Italia, ma soprattutto una Coppa Uefa e la Champions League nel 1996.

Il Chelsea

Dopo il trionfo in Champions, Vialli tenta l’esperienza nella terra delle scommesse sportive, ovvero l’Inghilterra. Il giocatore, infatti, si trasferisce al Chelsea che tenta di ritornare nelle prime posizioni in classifica grazie ad una pattuglia di italiani. Oltre a Vialli, infatti, troviamo Roberto di Matteo e Gianfranco Zola. Vi resterà tre anni in cui segnerà 40 reti in totale soprattutto entrando nel cuore dei tifosi.

Vialli, poi, è uno dei primi giocatori ad essere anche allenatore. Al Chelsea, infatti, dopo le dimissioni di Gullit, la squadra viene affidata a Vialli, che si era già dimostrato un allenatore anche in campo. E con lui la squadra vince la Coppa delle Coppe e la Coppa di Lega inglese. Nella stagione successiva, anche da allenatore, vince la Supercoppa Uefa contro il Real Madrid.

In totale, come allenatore del Chelsea vince cinque trofei.

Nel 2001, poi, diventa tecnico del Watford per una sola stagione senza grandi traguardi e questa sarà la sua ultima esperienza alle panchine di un club. Nei successivi, anni, infatti, si impegna come opinionista calcistica.

In Nazionale

Oltre alle tantissime presenze e reti con la nazionale italiana, Vialli viene nominato dalla FIGC come capo delegazione della nazionale, allenata dal suo storico compagno di squadra Roberto Mancini. E nelle vesti di questo ruolo partecipa all’incredibile spedizione che vedrà la nazionale azzurra laurearsi campione d’Europa nella finale con l’Inghilterra.

Nella mente di tutti i tifosi, poi, resterà il momento dell’abbraccio tra Mancini e Vialli al fischio finale.