Scommesse

CR7 e i fuoriclasse della Serie A

L’impatto mediatico dell’arrivo di CR7 alla Juventus sta ancora mettendo in subbuglio gli account twitter e le televisioni di tutto il mondo. Cristiano Ronaldo non è solo il detentore di 5 Palloni d’Oro, ma bensì un marchio conosciuto ad ammirato in tutto il mondo. Se c’è un giocatore infatti che possa riportare la Champions League in Italia quello è proprio il portoghese detentore del record di goal nella competizione.

Il 30 di luglio è il giorno previsto per il primo allenamento a Torino, mentre la prima entrata in campo con la maglia della Juve è in programma per il 12 agosto in vista della tradizionale partitella in famiglia tra Juve A e Juve B a Villar Perosa.

Sebbene l’arrivo di Ronaldo abbia fatto scalpore più di chiunque altro trasferimento, il campionato italiano è stato la seconda casa di moltissimi dei fuori classe internazionali. Da Falcao a Ronaldo il brasiliano, eccovi la nostra lista degli ultimi campioni passati tra le fila della società italiane.

Falcao

Squadra: Roma

Dal: Internacional (Brasile)

Data trasferimento: Agosto, 1980

Prezzo: 1,5 milioni di dollari

Il suo acquisto lascia inizialmente la tifoseria romana con l’amaro in bocca, che si aspettava l’arrivo del connazionale Zico. Data l’alta clausula di trasferimento e le casse vuote della società, fu Vasco Farolfi (storico presidente del Montevarchi Calcio), contattato personalmente dal presidente romano Viola, ad anticipare per intero la somma.

Al termine del primo anno in giallorosso, Falcao termina il campionato con tre reti, mentre la squadra sfiora la vittoria del titolo italiano. L’anno successivo gioca 24 partite e segna sei reti.

Sarà il terzo anno nella società a regalare a Falcao il primo scudetto in Serie A, il secondo nella storia della società. In quell’anno l’attacante segna il suo record di reti con la squadra, con sette goal in 27 presenze. Quell’anno si guadagna il sopranome di Ottavo Re di Roma.

La stagione successiva Falcao porta la sua squara alla vittoria in Coppa Italia e alla finale della Coppa dei Campioni 1983-1984, che finirà poi con la vittoria del Liverpool ai calci di rigore.

Quello sarà l’ultimo anno alla Roma per l’attaccante, dopo i contrasti avvenuti con il presidente Dino Viola in merito a dissidi contrattuali.

Michel Platini

Squadra: Juventus

Dal: Saint-Étienne (Francia)

Data trasferimento: Maggio, 1982

Prezzo: 250 milioni di lire

Platini arriva alla Juventus nell’epoca del “Massimo due stranieri in squadra”, vincendo il ballottaggio con Liam Brady che va alla Sampdoria. Il suo primo gol arriva contro il Cesena. Platini chiude il primo anno in Italia come capocannoniere a quota 16 goal. La Juve arriva seconda in campionato ma vince la Coppa Italia grazie all’aiuto di una sua doppietta nella finale di ritorno contro il Verona. Quell’anno la Vecchia Signora arriva in finale della Coppa dei Campioni, perdendo contro l’Amburgo.

Il secondo anno invece regala a Platini il primo scudetto con la Juventus e il suo secondo titolo di capocannoniere, a una rete di distanza da Zico. L’ottima prestazione in campionato e Coppa delle Coppe (vinta in finale contro il Porto) affida a Platini il suo primo Pallone d’oro nel 1983.

Malgrado il sesto posto nella stagione 1984-1985, Platini agguanta il suo terzo titolo di capocannoniere della Serie A con 18 goal (davanti ad Altobelli e Maradona). Quell’anno inoltre, la Juve si aggiudica la Coppa Campioni in finale contro il Liverpool. La competizione si chiude con il record di goal di Platini a quota 7 e il suo secondo Pallone d’Oro.

Nell’anno calcistico 1985-1986, il francese è determinante nella finale di Coppa Intercontinentale, vinta al National Stadium di Tokyo contro i sudamericani dell’Argentinos Juniors l’8 dicembre 1985. Platini si aggiudica anche quell’anno il terzo Pallone d’oro della sua carriera.

A fine stagione però, il francese annuncia il suo addio al calcio, all’età di 32 anni, in un’intervista nella quale il giocatore adduce la decisione a motivazioni fisiche.

Zico

Squadra: Udinese

Dal: Flamengo (Brasile)

Data trasferimento: Luglio, 1983

Prezzo: 8 miliardi di lire

Il trasferimento di Zico all’Udinese diventa un vero e proprio affare di stato data l’enorme cifra, al quale presero parte oltre al presidente dell’Udinese Mazza e quello della FIGC Sordillo anche ministri, segretari di partito ed associazioni sindacali.

La sua prima stagione lo vede raggiungere il secondo posto nella classifica dei cannonieri a 19 reti, dietro Platini. L’Udinese però chiuderà la stagione al nono posto, a quattro punti dalla zona UEFA.

Il secondo anno invece Zico realizza solo 3 reti prima dell’infortunio che ne comprometterà la stagione. A fine anno Zico, dopo una squalifica per insulti ad un arbitro, lascia l’Italia per tornare all’amato Flamengo.

Marco van Basten

Squadra: Milan

Dal: Ajax

Data trasferimento: Agosto, 1987

Prezzo: 1,75 miliardi di lire

La carriera nel Milan di Van Basten è costellata di molte gioie e dolori. Bastano infatti poche partite prima che la caviglia inizi a dar problemi all’attacante. Si opera e resta inattivo 6 mesi. Quando torna in campo, il Milan è alla rincorsa del Napoli, e il suo aiuto contro l’Empoli a San Siro e contro la squadra di Maradona nella gara decisiva vinta al San Paolo, consegna al Milan lo scudetto.

La stagione 1988-1989 vede il ritorno del Milan in Coppa Campioni dopo 9 anni. Quell’anno Van Basten segna 32 gol (19 in Serie A, 9 in Coppa Campioni, 3 in Coppa Italia e 1 in Supercoppa italiana) e conquista il Pallone d’oro 1989. La sua doppietta nella finale contro la Steaua Bucarest, permette al Milan di portare a casa la Coppa Campioni. Nel dicembre successivo, subito dopo la conquista della Coppa Intercontinentale, van Basten vince il secondo Pallone d’oro consecutivo.

La successiva stagione costringe van Basten ad un’altra operazione, stavolta al menisco, che lo vede lontano dal campo per oltre 2 mesi. Quell’anno segna 19 goal in campionato e vince il titolo di capocannoniere. Con il Milan raggiunge ancora la finale di Coppa dei Campioni, vinta grazie ad un suo assist contro il Vienna.

Nel 1990-1991 il Milan conquista ancora la Supercoppa europea e l’Intercontinentale, contro i paraguaiani dell’Olimpia Asunción. Inoltre, il campionato vede Van Basten conquistarsi il titolo di capocannoniere con 25 goal. La stagione successiva non è da meno, con due quaterne e il ricevimento del terzo Pallone d’oro.

Anche qui, Van Basten deve rientrare in clinica per farsi operare alla caviglia, intervento che lo bloccherà per circa quattro mesi. Chiuderà comunque la stagione con 20 reti in 22 partite tra campionato e coppe.

Nel giugno del 1993, van Basten si sottopone al quarto intervento chirurgico alla caviglia che lo bloccherà per due anni. Questa sarà l’ultima operazione alla quale si sottoporrà prima di lasciare il calcio professionistico alla sola età di 30 anni.

Maradona

Squadra: Napoli

Dal: Real Madrid

Data trasferimento: Maggio, 1987

Prezzo: 1,75 miliardi di lire

Il 5 luglio 1984 Maradona viene presentato ufficialmente allo stadio San Paolo e fu accolto da circa ottantamila persone.

Nella sua prima stagione il Napoli raggiunge la metà classifica, mentre l’anno successivo ottiene il terzo posto.

Fu il terzo anno di Maradona che regala al Napoli il suo primo scudetto e la sua terza Coppa Italia, vincendo tutte le 13 gare della competizione.

Nella stagione 1987-1988 il Napoli di Ottavio Bianchi partecipa per la prima volta alla Coppa dei Campioni, venendo eliminato dopo un doppio confronto con il Real Madrid. Il campionato invece vede i partenopei in testa fino alle ultime cinque gare dopo il tragico sorpasso del Milan. Maradona vince comunque il titolo di capocannoniere del torneo con 15 reti all’attivo.

L’anno dopo il Napoli vince la Coppa UEFA e arriva ancora seconda in campionato.

È il 1990 che segna l’inizio del tramonto della leggenda di Maradona, eclissato dal talento di Gianfranco Zola. Con l’aiuto di Zola, Maradona riconquista lo scudetto.

La stagione 1990-1991 comincia con la vittoria nella Supercoppa italiana ottenuta battendo la Juventus per 5-1. Dopo un’inizio non troppo convincente, l’esperienza italiana di Maradona finisce il 17 marzo 1991 dopo un controllo antidoping che da positività alla cocaina.

Ronaldo

Squadra: Inter

Dal: Barcellona

Data trasferimento: Giugno, 1997

Prezzo: 48 miliardi di lire

Sebbene Ronnie avesse rinnovato il proprio contratto col Barcellona da meno di un mese, la società neroazzurra opta per il pagamento dell’intera clausola rescissoria di 48 miliardi per aggiudicarselo, l’acquisto più costosa della storia del calcio fino a quel momento.

Esordisce in Serie A il 31 agosto contro il Brescia, e in tutto il campionato segna 25 goal che però non bastano né all’Inter per vincere lo scudetto né al brasiliano vincere il titolo di capocannoniere. L’Inter riusce però a vincere comunque la Coppa UEFA – unico trofeo dell’esperienza nerazzurra conquistato da Ronaldo. A fine stagione, il brasiliano riceve il Pallone d’Oro.

Nella stagione 1999-2000, l’attaccante è vittima di due gravi infortuni che limitano notevolmente il suo contributo. Dopo il primo intervento chirurgico al ginocchio, torna in campo il 12 aprile 2000 per poi ritornare in infermieria d’urgenza qualche settimana dopo. Immediatamente operato dal dottore Gérard Saillant, il suo ritorno in attività viene stimato per gli inizi del 2001. Le conseguenze del trauma subìto e la riabilitazione però gli permettono di scendere nuovamente in campo solo al termine di quell’anno.

La rottura con la società bianconera, e più in particolare con Héctor Cúper, avviene il 31 agosto 2002 e viene trasferito al Real Madrid.

Ronaldinho

Squadra: Milan Dal: Barcellona

Data trasferimento: Luglio, 2008

Prezzo: 21 milioni di euro

La prima partita con la maglia rossonera di Ronaldinho lo vede in campo contro il Bologna nella prima giornata del campionato 2008-2009, dove fornisce l’assist ad Ambrosini per il momentaneo pareggio. Il primo goal arriva il 28 settembre nel derby contro l’Inter vinto dal Milan per 1-0 grazie al un suo colpo di testa su assist del connazionale Kaká.

Il 19 ottobre realizza la sua prima doppietta in maglia rossonera contro la Sampdoria, segnando su calcio di rigore il primo gol e su assist di Kaká il secondo. Per quanto decisivo nella prima parte di stagione, da gennaio in poi Ronaldinho ha sempre meno spazio in squadra, tenuto spesso in panchina dall’allenatore Carlo Ancelotti. Concluderà la sua prima stagione al Milan con 10 gol in 36 presenze.

Nel corso della stagione 2009-2010 si aggiudica il Golden Foot 2009 e viene premiato dalla rivista World Soccer come miglior giocatore del decennio 2000-2009, precedendo Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Il 17 gennaio 2010 realizza la sua prima tripletta in maglia rossonera, nella partita casalinga vinta 4-0 sul Siena. A fine stagione, a pari merito con Marco Borriello, Ronaldinho risulterà il miglior marcatore del Milan con 15 goal e 17 assist.

Nel 2011, a 6 mesi dalla scadenza del contratto con la società rossonera, Ronaldinho lascia il ritiro di Dubai per tornare in Brasile e cercare una nuova squadra.

Scritto da Andrea Gorio