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Quanto è Lungo un Campo da Calcio?

quanto è lungo un campo da calcio

Quanto è lungo un campo da calcio? Questa è una domanda che molto spesso si pongono i giocatori e gli appassionati di NetBet scommesse quando si ritrovano a vedere uno stadio in TV e uno dal vivo. Lo stesso quesito, poi, sorge quando si assistono a partite negli stadi italiani che hanno qualche anno in più e in cui c’è ancora la pista d’atletica e in quelli in cui, invece, gli asfalti sono a ridosso del prato verde.

Ogni stadio, infatti, sembra avere delle dimensioni diverse dall’altro perché con la pista sembra più grande oppure perché, al contrario, quando ci sono i tifosi ad un passo dal campo, sembra tutto molto ristretto.

In realtà, oltre al semplice colpo d’occhio, effettivamente molti stadi hanno misure diverse tra loro, anche se parliamo di pochissimi metri, spesso impercettibili. Ma comunque in alcuni casi riescono a fare la differenza.

Nel corso dei prossimi paragrafi vedremo tutto nel dettaglio e scopriremo anche quali sono gli stadi più piccoli in Italia e alcune eccezioni importanti in Inghilterra. Inoltre, ci soffermeremo su alcuni casi particolari verificati negli ultimi anni e cercheremo anche di capire i motivi per cui la lunghezza di uno stadio può far indifferenza.

Quanto è Lungo un Campo da Calcio: le Misure

Naturalmente, in questo approfondimento parleremo di misure per i campi da calcio validi per le massime categorie nazioni e per le competizioni europee. Soffermarci, infatti, nelle divisioni inferiori sarebbe complicatissimo visto che in quel caso gli stadi possono avere delle dimensioni davvero molto distanti tra loro.

A livello europei e, invece, ci sono abbastanza standard.

In Italia, ad esempio, abbiamo un range abbastanza ampio. Si parte, da 90 metri fino a 120 metri di lunghezza. La larghezza, invece, parte da 45 fino a 90 metri. Questi, almeno, sono i numeri scritti sul regolamento ma le misure effettive sono molto più delimitate. In generale, infatti, la misura standard consigliata è di 105 per 68 metri. Inoltre, 105×68 è anche la misura prevista dalla UEFA per competizioni sportive, anche se come vedremo ci possono essere delle eccezioni.

Questo significa, quindi, che se uno stadio non avesse tale caratteristica, oltre ad altre previste e richieste dalle federazioni, non potrebbe essere utilizzato per le gare europee. Ovviamente, sempre a patto che non vi sia una deroga speciale, ma questo non sempre avviene.

Stadi in Serie A

Come spiegheremo a breve, la dimensione degli stadi potrebbe essere un’informazione utile per chi segue le scommesse calcio serie A.

Al momento, comunque, la dimensione standard di tutti gli impianti è di 105×68. Ci sono, però, solo tre stadi che hanno delle dimensioni differenti. Vediamo quali sono:

Unipol Domus Cagliari: questo è attualmente lo stadio del Cagliari in attesa che siano terminati i lavori della Sardegna Arena. A differenza di altri stadi misura 66,5 metri di larghezza, quindi un metro e mezzo in meno rispetto allo standard.

Penzo di Venezia: lo stadio Veneziano è uno dei più vecchi in Italia, visto che è stato costruito nel 1913. Inoltre, è situato sull’Isola di Sant’Elena in pieno centro a Venezia e non si può più ampliare. La larghezza è di soli 65 metri, quindi tre in meno rispetto allo standard.

Alberto Picco di La Spezia: anche lo stato ligure situato a La Spezia misura 65 metri di larghezza, mentre la lunghezza è quella standard. E tantissimi allenatori si sono lamentati di queste dimensioni decisamente ridotte, come vedremo a breve.

In Inghilterra

Un altro elemento da sottolineare invece riguarda due stadi sicuramente molto famosi e parliamo dell’Anfield Road di Liverpool e dello Stamford Bridge, casa del Chelsea. Entrambi i campi da gioco, infatti, sono più piccoli rispetto agli standard europei ed inglesi. E anche in questo caso parliamo di info importanti visto che sono delle squadre su cui puntano di più gli utenti sia pre-match che con le scommesse live.

Stadi Piccoli: Cosa cambia

Interrogandosi su quanto misura un campo da calcio abbiamo visto che le dimensioni, almeno ad oggi, sono decisamente standard. Alcuni campi, però, in Italia, ma così come succede anche in altri paesi, sono leggermente più piccoli e questo avviene per diversi motivi. Alcune volte perché sono stati costruiti in luoghi in cui è difficile, se non impossibile, andare a rinnovare come Venezia, ad esempio. Altre volte, invece, non c’è proprio più spazio perché nel frattempo intorno sono nate nuove costruzioni.

A La Spezia e Venezia abbiamo visto che lo stadio è più stretto di tre metri. Ma fanno davvero la differenza? Per molti allenatori ed esperti di calcio, sì. Considerate, infatti, che parliamo di 300 metri quadrati in meno il che fa sì che i giocatori delle due squadre siano molto più vicini tra loro. Quindi è difficile andare in solitaria o tentare dribbling e scambi veloci, visto che un eventuale raddoppio sarà molto più veloce ad arrivare.

Nel 2021, ad esempio, fu il tecnico del Milan Stefano Pioli, che poi alla fine dell’anno avrebbe vinto lo scudetto, a mettere in risalto questo aspetto. Ecco le sue parole rilasciate alla stampa dopo il match, comunque vinto: “Oggi era una partita che io onestamente temevo, perché le dimensioni del campo non sono quelle adatte, omogenee e permettetemi di dirvi che non credo che sia corretto”.

Inoltre, c’è un altro caso da mettere in rilievo, questa volta a livello europeo. Negli anni ’90, infatti, il Barcellona allenato da Cruijff era una delle squadre più temute al mondo sia per la forza dei suoi giocatori, ma anche per le dimensioni del campo. Il tecnico olandese, infatti, aveva richiesto al club di allargare e allungare il più possibile il campo da gioco. In questo modo, infatti, i giocatori sarebbero stati pronti a giocarci, facendo dell’estensione del campo un punto di forza per aumentare il livello delle giocate.

Gli ospiti, invece, si sarebbero trovati a giocare in uno stadio molto più grande rispetto a quello in cui erano abituati ad allenarsi e sicuramente avrebbero impiegato minuti preziosi a prendere le misure. Inoltre, era molto più stancante e la fatica, nella seconda parte della gara si faceva spesso sentire.