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UEFA Nations League in Tempo di Covid

UEFA Nations League - Pallone in rete

Gli appassionati di scommesse Nations League e i tifosi delle varie nazionali  si stanno chiedendo insistentemente se questa competizione europea possa subire un blocco a causa della pandemia di Coronavirus che sta colpendo il pianeta. 

Effettivamente da più parti arrivano richieste di questo genere, soprattutto da parte di alcuni club che non ritengono possibile esporre i loro giocatori, impegnati nelle nazionali per la gare di UEFA Nations League, al rischio di essere contagiati. In caso di esito positivo di un giocatore, infatti, metterebbero a rischio le loro prestazioni nei campionati nazionali, per cui sono oltretutto pagati. 

In quest’articolo vedremo i principali vantaggi e svantaggi di questa soluzione, prima però diamo uno sguardo ad alcuni episodi che si sono verificati nell’ultima giornata della competizione. Questi sono molto importanti perché alla base di questa paventata ipotesi. 

Domagoj Vida con la maglia della Croazia

UEFA Nations League – Partite Rinviate 

Negli ultimi giorni sono state due le partite rinviate a causa di diversi positivi riscontrati a seguito dei tamponi obbligatori effettuati. Parliamo di Romania-Norvegia e Svizzera-Ucraina. 

Questo, oltre al fatto di aver costretto tutti i giocatori non positivi ad effettuare controlli e un periodo di quarantena, significa anche che le gare dovranno essere poi rigiocate in un’altra data causando. Ovviamente tale situazione causerà una serie di spostamenti nel calendario che costringeranno i giocatori a nuovi viaggi e interruzioni dagli allenamenti con il club. 

Inoltre, il rinvio ha provocato problemi anche a chi è solito scommettere e ai concessionari che hanno dovuto far fronte ad una serie di disagi. 

Il Caso Vida

A far maggiormente discutere, però, è stato il caso Domagoj Vida, difensore croato. Impegnato per tutto il primo tempo nella gara tra la sua nazionale e la Turchia, nell’intervallo, il giocatore è stato sostituito perché lo staff è venuto a sapere che è era positivo al Covid. 

Questo significa che ha giocato per 45 minuti a contatto con i suoi compagni e con gli avversari. Senza considerare il lasso di tempo negli spogliatoi, oltre al pullman e il tunnel al campo. Insomma, una situazione davvero paradossale che difficilmente trova una spiegazione. 

La federazione croata ha fatto sapere, attraverso un comunicato stampa, che il problema è stato causato da un ritardo nella comunicazione degli esiti dei controlli. Cerchiamo di capire cosa è successo. 

In poche parole, la Croazia nella giornata di lunedì e quindi a due giorni dalla gara, ha effettuato il consueto giro di tamponi. Qui tutti i giocatori e i membri dello staff erano risultati negativi. Il mercoledì mattina poi, giornata della gara, è stato effettuato un ulteriore controllo. I risultati però sono arrivati solo in serata, quando in realtà i giocatori erano già in campo. Questa la spiegazione del caso Vida, che però ha messo in agitazione diversi club che avevano i loro giocatori impegnati nella gara di UEFA Nations League, tra cui anche Milan ed Inter. E proprio i nerazzurri hanno poi riscontrato la positività di Marcelo Brozovic, compagno di squadra di Vida.  

I Vantaggi di una Sospensione della UEFA Nations League

Ecco le principali motivazioni alla base di chi richiede uno stop delle gare. 

  • Spostamenti limitati: i club ritengono complicato che un giocatore debba effettuare uno spostamento, spesso in aereo, per andare a migliaia di chilometri da casa ed entrare in contatto con giocatori provenienti da altre nazioni, dove magari i controlli sono meno efficaci. Inoltre, in caso di una eventuale positività, i club sarebbero costretti a mettere sotto osservazione anche i compagni di squadra e predisporre una quarantena. 
  • “Bolla” inutile: da settimane poi le principali federazioni europee stanno parlando di una bolla in cui i giocatori dovrebbero stare per evitare contatti e la diffusione eventuale del contagio. Tutto ciò però verrebbe meno con questi spostamenti di diversi giorni. 
  • Calendario più snello: un periodo di stop della UEFA Nations League, comporterebbe anche la possibilità di avere un calendario meno fitto di impegni per i giocatori e soprattutto evitare che le gare delle nazionali rinviate vadano ad ingolfare ancora di più il palinsesto di eventi. 

Cristiano Ronaldo con la maglia del Portogallo

Contro

Ovviamente tra i principali oppositori a questa soluzione c’è proprio la UEFA. I dirigenti vorrebbero evitare che la competizione svanisca nel nulla. Con gli Europei alle porte, un recupero è fuori discussione. 

Inoltre, sarebbe una sconfitta per tutto il sistema e per un torneo che, nonostante tutto, stava riaccendendo la passione per le gare delle nazionali. 

Anche dal punto di vista economico sarebbe un vero dramma sportivo. I soldi provenienti dai diritti TV stavano dando un po’ di ossigeno ad un settore molto colpito dalla pandemia. 

Conclusione

Come avrete capito, in qualunque caso si tratta di una decisione davvero complicata e soprattutto tornare indietro sarebbe poi impossibile. Ecco perché questa ipotesi è al vaglio e si stanno pensando anche ad eventuali alternative per garantire maggior sicurezza. La UEFA comunque, dal canto suo, ha sempre ribadito che mai nessun giocatore si sia fino ad ora contagiato durante il periodo delle nazionali. 

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