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Casinò Campione d’Italia: la Riapertura

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Dopo un periodo di grandissima difficoltà per casinò terrestri e sale di slot machine, arriva una buona notizia per tutto il comparto. Parliamo della Casino Campione d’Italia riapertura. La struttura, infatti, era stata chiusa circa tre anni fa a causa di una serie di ingenti debiti accumulati e che l’hanno portata al fallimento. Una batosta per l’intera comunità di Campione, per i giocatori e soprattutto per i circa cinquecento dipendenti che vi lavoravano. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo e i tempo previsti. 

Casino di Campione

Prima di passare al presente e al futuro di questa maxi struttura terrestre, cerchiamo di capirne prima la storia. Questo casinò viene inaugurato durante la prima Guerra Mondiale, precisamente nel 1917, a Campione d’Italia. È una cittadina lombarda con meno di duemila abitanti e praticamente ai confini tra l’Italia e la Svizzera. Basta considerare che il paesino si affaccia sul lago di Lugano, città elvetica e tra le più importanti del Canton Ticino, la zona italiana in Svizzera e che si trova sulla sponda opposta. 

Ovviamente la scelta di realizzare proprio in quella zona un casinò non è stata affatto casuale. Dovete sapere, infatti, che in Italia, tecnicamente il gioco d’azzardo è illegale e quindi lo sono anche i casinò. Ma la struttura di Campione, così come le altre sale da gioco come Sanremo, Venezia a Saint Vincent, operano con una deroga speciale. 

In pratica, queste strutture sono state create proprio ai confini con le altre nazioni per evitare che i giocatori italiani andassero all’estero a giocare e quindi a spendere il loro denaro. A questo punto, meglio che restino in Italia. Ecco perché le strutture sono tutte ai confini e non ce ne è nessuna nel resto d’Italia. 

Il Fallimento

Dopo oltre cento anni dalla sua nascita, il Casinò ha chiuso per fallimento. Era esattamente il 27 luglio del 2018 quando il Tribunale di Como ne decretò la fine così come richiesto dalla Procura di Como. Il casinò di Campione, infatti, appartiene al Comune e non potendo versare le quote dovute all’ente pubblico ne causò il dissesto finanziario. Di conseguenza, ha procurato una serie di problemi che si sono riversati anche sulla vita pubblica di ogni cittadino. 

Giusto per dare qualche numero, possiamo dire che ad aprile del 2018 i debiti del casinò di Campione erano poco più di 130 milioni di euro. Di questi, oltre 40 milioni spettavano al comune di Campione e immaginate quanto fossero importanti per una cittadina con poco meno di duemila abitanti. Ovviamente questa situazione ha comportato anche al licenziamento di centinaia di persone che lavorano in pianta stabile nella struttura. 

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Ora però si ritorna a parlare di una riapertura Casino di Campione, ma cosa è successo? In poche parole, la Corte d’Appello aveva stabilito che la prima procedura di fallimento decretata dal Tribunale di Como doveva essere illegittima e che lo stesso tribunale dovesse aprirne un’altra. 

E così è stato fatto, ma in questa nuova occasione, però, è stato presentato un piano di risanamento. Si tratta di un piano che prevede una serie di iniziative per permettere la Casino Campione d’Italia riapertura. Tra queste, ad esempio, ci sono riassumere parte delle persone, lavorare e nel frattempo anche ripagare i debiti. Si tratterebbe di una soluzione che farebbe felice anche la città di Campione per due motivi, Il primo perché l’ente riuscirebbe a recuperare parte del denaro che gli spetta. Il secondo, invece, è perché il casinò rappresenta comunque il fulcro economico della città visto che chi non ci lavora, riesce comunque a trarne beneficio dall’indotto indiretto, ad esempio ristoranti, hotel e servizi vari. 

Il Tribunale di Como, quindi, dopo aver analizzato nel dettaglio tutte le iniziative che saranno prese, i costi e i piani di gestione, ha ritenuto di poter accordare la partenza del piano per la riapertura casino di Campione. Difficile dire quando effettivamente si riapriranno le porte della mega struttura che affaccia sul lago di Lugano e che prevedeva diversi tavoli tra cui anche blackjack e poker. Si presume, comunque, che la nuova inaugurazione possa esserci tra fine e inizio anno. 

Il Presente del Casino Campione d’Italia

Ovviamente, non si potrà ripartire con le stesse condizioni che avevano portato al fallimento e questo sembra ovvio. Nella struttura, infatti, vi lavoravano circa 500 persone, tra cui croupier dei tavoli di roulette e di altri giochi di carte. Questo numero di persone, però, comportava anche una ingente spese annua per il persone, pari a circa 50 milioni di euro. Una cifra che non era più sostenibile e che non sarebbe né per il presente, né per il passato. 

Al momento della Casino Campione d’Italia Riapertura, infatti, si partirà con 174 persone. L’obiettivo nei prossimi cinque anni, però, sarà quello di arrivare ad assumerne altri cento. 

D’altro canto, anche le quote che spetterebbero al Comune nel primo o nei primi anni sono decisamente minori rispetto al solito. Si parla di circa 500 mila euro ma resta comunque una cifra provvisoria e al momento neanche confermata. 

Conclusione

Dopo la riapertura casinò di Campione, però, sarà necessario seguire con attenzione l’andamento della struttura. Il rischio, infatti, è che ormai i giocatori della zona nel corso degli ultimi anni di chiusura abbiano trovato altri luoghi in cui giocare. Oppure abbiano preferito i casino online, che garantiscono sicuramente maggiore comodità rispetto alle strutture terrestri.