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Poker vs Trading

poker vs trading

Molto spesso si sente dire che il trading è un gioco d’azzardo, che ci vogliono particolari abilità nel leggere la situazione e che bisogna mettere a rischio i proprio soldi e sperare che vada bene. In realtà vedendola così sembra proprio assomigliare al più famoso dei giochi di carte da casino. Ecco perché, in questo articolo, abbiamo pensato di mettere a confronto poker vs trading e vedere quali sono le analogie più importanti. Ovviamente, analizzeremo anche le principali differenze poker vs trading e capiremo se siano davvero attività che possano essere confrontate tra loro o no. Iniziamo subito. 

Poker vs Trading: le Somiglianze

Partiamo da alcuni elementi basilari ma che comunque iniziano a far capire alcuni punti in comune tra le due attività. Ad esempio, per entrambi è necessario avere a disposizione una somma di denaro che può anche non essere particolarmente alta. In secondo luogo, fino a qualche anno fa era impensabile pensare di giocare o a poker o acquistare e vendere azioni dal proprio PC di casa o dallo smartphone. Negli ultimi anni, però, grazie alle piattaforme di trading e ai casino online, si può fare tutto direttamente con un click. Queste sono alcune delle differenze di base, ma ce ne sono altre che riguardano più nel dettaglio l’approccio tra poker vs trading. 

mano di poker

Gestione del Bankroll e Strategia

Una delle caratteristiche più importanti sia nel trading sia nel poker è la gestione del proprio budget, conosciuto anche come bankroll. Senza avere questa capacità finirete con andare immediatamente a fondo, perdendo tutto il vostro denaro. 

Proprio per evitare una situazione del genere, c’è bisogno di una strategia che vi permette di investire una parte di denaro in mani o azioni con un alto tasso di rischio. L’altra parte dei vostri soldi è dedicata, invece, a mani o investimenti più sicuri che non vi faranno diventare ricchi, ma nemmeno vi manderanno sul lastrico. Questa gestione, infine, vi permetterà di avere una lunga vita in entrambe le attività, fattore essenziale per poi attendere l’occasione giusta dove fare all-in. 

Prendere la Decisione Giusta in Poco Tempo

Un’altra similitudine tra entrambe è la necessità di fare una certa esperienza per poi pensare di sedersi ai tavoli importanti, dove ci sono in palio tanti soldi. Magari potrebbe essere una buon’idea fare un po’ di esperienza con le versioni demo. In questo modo potreste capire i diversi aspetti delle piattaforme e le regole del gioco. Magari si può seguire la strategia consigliata dagli esperti, oppure metterne a punto una propria. 

La cosa importante, è che vi prepariate a prendere decisioni in pochissimo tempo. E per questo dovete sempre essere preparati. Prendere parte ad un piatto importante o scegliere di investire su una società emergente, possono presentare gli stessi rischi, ma è necessario che sappiate a cosa andate incontro e che abbiate una vostra linea da seguire. 

Conoscere l’Avversario e Studiare

Studiare è un aspetto davvero fondamentale sia del trading sia del poker. Le sensazioni potrebbero aiutarvi in qualche momento, ma se vi lasciate guida solo ed esclusivamente dalle emozioni non è solo un gioco d’azzardo ma è praticamente come tirare la monetina. Non avete nulla su cui appoggiarvi per prendere una decisione e dovete solo sperare. Meglio, invece, correre dei rischi ma sapendo che dalla vostra parte avete una serie di possibilità da mettere sul tavolo. Per questo è necessario studiare. Anche quando imparate le regole scopa, è sempre necessario fare qualche partita di prova. Figuratevi in due ambiti come il poker r il trading in cui ogni partita è totalmente diversa dall’altra. 

Altro aspetto importante è la conoscenza dell’avversario, ovvero il giocatore seduto dinanzi a voi al tavolo da poker e il mercato del trading. Dovete capire come si muove il vostro avversario, notate qualche piccolo movimento che vi potrà essere utile per capire cosa sta preparando e cosa vuole nascondere. Insomma, dovete conoscere tutto. Solo così potete avere qualche vantaggio da sfruttare al momento giusto. 

scala reale in mano al poker

I Principianti Possono Andare in Tilt

Avete mai visto quando un giocatore al tavolo perde una mano importante e inizia a fare rilanci assurdi e senza alcun senso? In quel caso si dice che il giocatore è andato in tilt. Cioè non ha retto al colpo subito e nel tentativo di recuperare e rifarsi, spreca il budget. 

Capita la stessa cosa anche nel trading, e può succedere quando un investimento va in fumo oppure quando si ha avuto troppa paura di investire su un particolare segmento e questo, invece, ha dato dei risultati straordinari. Alla base di questi atteggiamenti c’è innanzitutto l’inesperienza e la poca lucidità mentale. In molti, poi, non calcolano che sia nel poker che nel trading c’è bisogno di una dose di fortuna, mai prevedibile. 

Differenze Poker e Trading

Abbiamo visto le somiglianze tra le due attività, ma ora è il momento di vedere quali sono le principali differenze tra il poker e il trading. 

Niente Bluff nel Trading

Nel poker una delle azioni più importanti da conoscere è da saper mettere in pratica è il bluff. Ovvero far credere all’avversario che si ha qualcosa di davvero forte in mano e farlo andare via. Al contrario, invece, soprattutto nel poker texano, si può far finta di avere un punto basso, magari un progetto di scala o di colore non chiuso e far sì che l’avversario metta quanti più soldi e possibile nel piatto. Questo nel trading non c’è. Un tentativo di bluff può farlo l’avversario, ad esempio, un’azienda che dice di aver qualcosa di grosso in serbo e poi in realtà essere tutto un fuoco di paglia. 

Perdite e Vincite Certe Contro Sconosciute

Una differenza davvero sostanziale tra poker e trading è che nel poker conosci sia le perdite sia le vincite certe. Ad esempio, mettete 10 euro in un piatto e perdete. Sapete di aver perso 10 euro. Idem, invece se vincete, siete a conoscenza prima di giocare dell’importo del piatto e quindi, una volta vinto, sapete quanto è il profitto. Nel trading questo non esiste. 

Facciamo un altro esempio. Immaginate di investire 10 euro in azioni. Il valore potrebbe crescere piano piano, quindi un giorno varranno 9 euro, il giorno dopo 8 euro, poi magari risalgono. In pratica, fino a quando non vendete quelle azioni, non saprete mai se avete perso e quanto avete perso, o se avete ottenuto un profitto e di quanto. 

Mille Variabili 

L’ultima grande differenza poker e trading e che nel gioco di carte ci sono una serie di variabili limitate. Ci sono un preciso numero di giocatori che hanno un numero prestabilito di carte in mano e che possono mettere insieme delle combinazioni non infinite. Nel trading, invece, può succedere qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Ad esempio, la società in cui avete investito subisce un controllo ed emergono delle irregolarità, oppure lo stesso controllo viene fatto ad un loro competitor, e quindi ne può trarre un vantaggio. Insomma, nel trading le cose possono cambiare in un attimo.