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Il Pensiero Positivo nello Sport: Come Funziona?

Pensiero Positivo nello Sport

Vi è mai capitato di vedere uno dei vostri idoli, che sia un calciatore, un tennista, un corridore o qualunque sportivo che parlasse da solo? Probabilmente sì, anche perché è una pratica molto comune e in tantissimi lo fanno anche in maniera molto evidente. Ovviamente, non c’è nulla di cui preoccuparsi, non stanno perdendo il senno ma, al contrario, stanno facendo self-talking positivo. Si tratta di una pratica che viene spesso utilizzata dagli atleti, ma anche da persone che lavorano in altri campi, per migliorare le loro prestazioni. E questo è alla base di una branca della psicologia molto popolare, ovvero il pensiero positivo nello sport. 

Se non sapete di cosa stiamo parlando non preoccupatevi. Nel corso dei vari paragrafi, infatti, vedremo in maniera dettagliata come funziona il pensiero positivo nello sport, quali sono i benefici, come provare a raggiungerlo da soli e anche gli svantaggi del suo opposto, ovvero il pensiero negativo. 

Il Pensiero Positivo nello Sport e quello Negativo

Pensiero Negativo

Per far sì che anche chi non è pratico di queste tipologie di pensiero o non ha particolari conoscenze psicologiche, possa comprendere ciò che diciamo, vogliamo provare a rendere tutto molto più semplice. Ovviamente, però, è bene specificare che lo faremo in maniera molto semplificata e riassuntiva e che, comunque, questo articolo non può sostituire un professionista del settore. 

In ogni caso, è sempre bene avere delle conoscenze seppur, per ora, di base. 

Un classico esempio di persone che hanno un pensiero negativo è quello di chi si trova davanti ad una competizione, un ostacolo o solo all’idea di poter affrontare qualcosa, ed è già consapevole di non poter riuscire ad arrivare in fondo. E non parliamo di vincere quella competizione, ma semplicemente di potervi partecipare. 

Ecco, secondo molti psicologi, avere questo pensiero non aiuta minimamente a migliorarsi ma, anzi, fa sì che gli atleti si lascino andare. Per loro, infatti, quel risultato è impossibile, quindi è anche inutile sprecare tempo per provarci. Come si può facilmente intuire, nessun professionista potrebbe mai raggiungere dei risultati importanti pensando questo. 

Pensiero Positivo

Al contrario, invece, un atleta, una persona, un lavoratore o chiunque sia, che si pone delle sfide e sa che con il giusto lavoro e sacrificio è possibile raggiungere ogni risultato, farà il possibile per arrivare a quell’obiettivo. 

Naturalmente, però, non basta solo parlare da soli e darsi forza per far sì che il pensiero positivo nello sport possa dare i suoi frutti. Il problema di fondo che molti atleti non riescono a superare è che prima di tutto bisogna credere in quello che si dice. Inoltre, è necessario essere consapevoli che il compito sarà arduo. 

Come detto, ci sono degli esperti che possono aiutare in questo obiettivo. Noi, però, vogliamo comunque darvi una serie di consigli per aiutarvi a velocizzare il vostro viaggio alla ricerca del pensiero positivo. 

Consigli per Pensiero Positivo Nello Sport

Leggere Libri ed Informarsi

Il primo consiglio che possiamo darvi, ma questo vale anche per le scommesse, è quello di informarvi, studiare e cercare di conoscere tutto il possibile. 

In questo caso, sappiate che il pensiero positivo nello sport è un argomento molto trattato da esperti e studiosi. Quindi, ci sarà una lunga bibliografia da poter approfondire. Naturalmente, ogni scrittore potrebbe avere una visione diversa sull’argomento, ma questo non vuol dire che non si possano raggiungere degli obiettivi.  

Anzi, avere a che fare con punti di vista diversi vi aiuterà ad ampliare i vostri orizzonti. 

Fermare il Pensiero 

Quando parliamo di Self Talking, ci riferiamo alla pratica di parlare a soli ad alta voce. In molti, però, non capiscono perché sia necessario parlare ad alta voce e non, al contrario, parlare in mente. La realtà è che molti scienziati hanno notato che parlare da soli ad alta voce aiuti a rendere il messaggio molto più chiaro e deciso. Lo rendono reale, mentre con il pensiero tutto è più evanescente. 

Uno dei più noti esperti quando si parla di pensiero positivo nello sport è lo psicologo Jimmy Petruzzi. E da anni collabora con le più importanti squadre di calcio. 

Uno dei suoi dettami è quello di fermare il pensiero, ovvero bloccare tutti i pensieri che attanagliano gli atleti per far sì che tutta la concentrazione sia dedicata esclusivamente alla performance. E per farlo, non basta pensarlo, ma bisogna proprio dire in maniera forte e decisa “Stop”. Questo, quindi, diventa una sorta di ordine che diamo a noi stessi e, quindi, siamo molto più propensi a rispettarlo. 

L’Elastico 

Se avete notato che qualcuno dei vostri colleghi porta un elastico al polso, probabilmente non è una questione di moda ma uno strumento utile a fermare la negatività e le cattive abitudini immediatamente. In pratica, quando un atleta inizia ad entrare in un flusso di pensieri negativi, può tendere e rilasciare l’elastico. In questo modo, quindi, si causerà un lievissimo dolore che, però, lo ripoterà alla realtà ed interromperà questo flow negativo. 

Inoltre, in questo modo si creerà una sorta di reazione inconscia grazie alla quale, ogni volta che abbiamo un pensiero negativo o ci fermiamo a perdere tempo invece di portare al termine i nostri obiettivi, ce ne renderemo conto da soli per evitare il dolore fisico che, ripetiamo, è ovviamente molto lieve ma serve solo a creare una reazione alle azioni negative.